Formazione OPEN o Formazione CLOSED?

Data:

30/10/2018

Indice degli argomenti

Oggi vedremo come aiutare il Laureato in Scienze Motorie nello scegliere una Scuola di Formazione Extra Universitaria Riservata ai Laureati in Scienze Motorie (CLOSED) rispetto ad una che si rivolge a tutti (OPEN).

Negli anni, ho sempre rispettato chi decide di iniziare un percorso come formatore e, nonostante si speculi molto nell’ambito formativo, è giusto spiegare alcune motivazioni, per AIUTARE lo studente nella scelta della scuola di formazione o nel percorso da intraprendere per aumentare le sue competenze tecniche ed esperienziali.

Tanti docenti o formatori dovrebbero dire in pubblico come stanno veramente le cose nel panorama formativo e, vi dico la verità, prima di parlare e scrivere su tale argomentazione ho riflettuto molto sul fatto che questa cosa avrebbe potuto portare o meno ad uno scontro o riscontro con altre realtà. Ma penso sia innegabile ad oggi che ignorare la VERITÀ sarebbe più dannoso di PARLARNE!

Sicuramente la grande intelligenza di chi leggerà quest’articolo gli permetterà di fare le sue valutazioni e trarre nel breve, medio o lungo periodo le sue conclusioni.

Etica e formazione

Il mio vissuto da Ph.D. mi impone un discorso ETICO che spesso viene ghettizzato nel Business ma le pubblicazione scientifiche, i congressi da relatore, le collaborazioni nei progetti con il ministero della Salute e quelli accademici in diversi atenei d’Italia, NON mi trovano in accordo quando si tenta di speculare sulla formazione Extra – Universitaria del Laureato in Scienze Motorie.

Proprio per questo penso sia giusto spendere due parole per aiutare gli studenti a capire e non incappare nei detrattori della nostra professione. Quindi ho deciso di metterci la Faccia e la Penna!

Penso che la visione di chi ha girato in lungo e largo Europa ed Italia – ma non solo – serva ad aiutare molti colleghi nel futuro, fermo restando che rispetto tutte le realtà formative, dalla più blasonata alla più provinciale, a chi si rivolge a tutti o chi fa selezione.

È giunto il momento di chiarire alcuni aspetti o meglio, punti di confronto, cosi da dirimere finalmente questo argomento.

Formazione Open o Formazione Closed: chi ne beneficia?

Facciamo qualche esempio per far capire come, dalla teoria alla pratica, un CORSO APERTO A TUTTI non abbia lo stesso livello di un CORSO RISERVATO ALLE SCIENZE MOTORIE.

Riporto un esempio di un corso di formazione che curo personalmente nella nostra Scuola di Formazione riservata a alle Scienze Motorie, Training Lab Italia.

Una volta l’anno sviluppiamo ed apriamo un perCorso Specialistico per imparare le metodiche di training cardiovascolare per:

  • Diabetici
  • Ipertesi
  • Clienti Dismetabolici
  • Clienti Patologici
  • Atleti Sani
  • Atleti diventati Patologici
  • Valutazione e Somministrazione dell’esercizio fisico controllato.

10 Posti disponibili dove possono accedere, previa AMMISSIONE CURRICULARE:

  • Cardiologi
  • Medici dello Sport
  • Laureati in Scienze Motorie.

Detto ciò i contenuti che vengono esposti nel programma NON vertono su Anatomia del Cuore, Sistemi energetici, HIIT o LISS tanto per citarne i più speculati nella formazione.

Le lezioni toccano questi temi:

  • Come ridurre il Colesterolo
  • Come ridurre il Cortisolo 
  • Come migliorare la sensibilità insulinica nel Diabete

Attraverso l’attivazione di un protocollo d’intervento bi-laterale, con l’ausilio della somministrazione di esercizio ed attività fisica, relato al Time of Day Pressorio e alle Behaviour quotidiane del modello di Tremblay della Sitting Opportunity che inficiano gli Outcomes di tale metodologia.

Credo che, anche con tutta la preparazione possibile, un NON laureato probabilmente avrebbe dei conati di vomito dopo 7 minuti di spiegazione. Non solo, un NON LAUREATO non avrebbe le competenze di base – statene certi! – per capire o imparare un approccio biochimico e trarre conclusioni di ragionamento nel breve, medio e lungo periodo.

L’approccio metodologico che non rientra nelle competenze di chi non passa per l’accademia ad oggi è il punto di differenziazione, con accezione positiva, del mercato del lavoro del Laureato in Scienze Motorie.

Oppure se insegnassimo come trattare il sistema immunitario negli atleti Top Level con l’intensità dell’esercizio fisico, senza una conoscenza di base delle reazioni a cascata dell’interleuchine pro e anti infiammatorie, e di come il beta-glucano contenuto nei funghi (tanto per citarne uno) se assunto nell’open window for l’infection contrastino gli effetti che portano al rischio della physical activity diseasome che con dei pattern biochimici relati al cancro, diventa di difficile interpretazione se si non ha, quantomeno una formazione accademica di base.

Citiamo anche una delle review più importanti come Exercise as medicine – evidence for prescribing exercise as therapy in 26 different chronic diseases della PEDERSEN che tutti oramai citano: noi la ascoltammo all’ECSS nel lontano 2011, quattro anni prima che uscisse la pubblicazione reale nel 2015. Oggi alcuni competitor iniziano a parlarne, ma capite bene che la DISTONIA è di quasi 8 anni, e anche qui vi è poco da discutere sul livello che si ha nel nostro Paese a livello culturale.

Potremmo parlare di Performance, di disfunzioni muscolo scheletriche, di Strenght e Conditioning, di molto altro ancora ma, prendendo in esame una sola delle branche di cui ci occupiamo a livello di formazione, sembrava doveroso metterci al primo posto per la tutela della nostra categoria.

Sentiamo sempre più spesso sui social dire da non addetti ai lavori: QUELLO È UN BUON CORSO, ma vi siete mai chiesti CHI DECIDE CHE SIA UN BUON CORSO SE IL LIVELLO DEL DISCENTE È: ero un fruttivendolo – con tutto il rispetto per chi lo è – e oggi sono un Personal Trainer?

Non scherziamo, la stessa formazione di un percorso universitario di 5 anni tra esami, tesi, tirocini, prove pratiche, libri, bibliografia ed altro non si può paragonare ad un weekend di formazione. Mi sembra che si stia un attimo sconfinando nel ridicolo.

La nostra scelta

Proprio per questo negli anni abbiamo scelto di essere una SCUOLA RISERVATA PER LA FORMAZIONE EXTRAUNIVERSITARIA PER LE SCIENZE MOTORIE, unendo l’Evidenza Scientifica con la PRATICA che manca nell’accademia.

Siamo anche realisti, sappiamo i limiti che sono palesi nel nostro mercato ma, a differenza di molti, non puntiamo il dito criticando ma ci adoperiamo per trovare soluzioni.

Poi esiste il praticone che si aggiorna, ma non diamo MESSAGGI SBAGLIATI ad una categoria bistrattata da anni dove NOI ABBIAMO LA REPONSABILITÀ, essendo a monte della cosiddetta piramide d’insegnamento, di dire certe cose senza avere il timore reverenziale. Altrimenti, ripeto, si dà un percepito NON ETICO e non si dà l’ESEMPIO che si dovrebbe dare.

Cosa si apporta alla categoria delle LSM facendo formazione aperta a tutti, cioè OPEN? Ad oggi nessuno di chi fa corsi aperti a tutti ha saputo darci una risposta!

Questo è un concetto che abbiamo espresso in diverse occasioni, perché qui si fa presto a dire “faccio divulgazione”, ma poi si utilizzano solo strategie di marketing, a volte inutili, per veicolare il proprio business.

Negli anni abbiamo fondato la nostra Scuola e la nostra Mission su:

  • Formazione gratuita nelle facoltà
  • Aiutare lo studente nel percorso di laurea
  • Nel Post Laurea far pubblicare le Tesi degli Studenti
  • Siamo impegnati nel determinare i programmi d’insegnamento nelle facoltà di Scienze Motorie di diversi Atenei in Italia
  • Abbiamo dato luce al Primo MASTER UNIVERSITARIO come Personal Trainer a l’AQUILA
  • Siamo entrati a far parte dell’entourage di docenti di livello Internazionale nel Master di Posturologia a BARI
  • Facciamo ricerca e Pubblichiamo per il nostro settore
  • Sperimentiamo metodologie di training avanzato e le insegniamo solo dopo aver avuto l’approvazione dell’accademia o del panorama scientifico ponendo i RISULTATI ALLA BASE.
  • Non CAMBIAMO NOME a metodi esistenti ,vedi FMS o RNT di molti competitor, per far credere che siano NOSTRI.

Da sempre credo nella critica costruttiva e, come dottore di ricerca, per professione amo le visioni altrui: se si è troppo focalizzati si rischia di fare errori metodologici o creare BIAS nelle sperimentazioni, e per questo cerco nella vita di applicare gli stessi principi di ricerca delle soluzioni, non delle verità.

Purtroppo il web ha creato tanti MITI e tante REALTÀ di FUMO negli OCCHI perché, checché se ne voglia dire, negli ultimi anni si è speculato molto sull’ignoranza di chi crede di saperne e fare il mestiere del vero LSM. E proprio perché c’è una lacuna legislativa – ad oggi il NON riconoscimento ancora come professione – è scorretto SPECULARE soprattutto sulle tasche degli STUDENTI.

Questo non significa limitare la cultura, attenzione, ma sottolineare che ci sono diversi livelli di cultura e ognuno poi insegna quello che vuole a chi vuole: ma stiamo attenti a fare di tutta un’erba un fascio, perché poi le brutte figura sono dietro l’angolo.

Noi siamo per la formazione CLOSED, con i nostri programmi che bypassano le nozioni di base d’anatomia, fisiologia ed altro – che già l’accademia fornisce – ma miriamo a PROFESSIONALIZZARE, ottimizzando soprattutto le ore di formazione con contenuti di livello scientifico eccellenti.

L’obiettivo è rendere lo studente più sicuro nel lavorare nei diversi settori in cui il Laureato in Scienze Motorie trova collocazione.

Noi non abbiamo mai criticato il livello delle altre scuole e dei nostri competitor, anche quando sono venuti da noi per FORMARSI ma, vi assicuro, che potremmo parlare molto del livello delle scuole di formazione in Italia che credono di essere Eccellenti ma che, in realtà, attecchiscono su paure e ignoranza culturale.

Sappiamo benissimo che i SOCIAL hanno reso la percezione del “tutti sanno di tutto” nel nostro settore ma, puntualmente, quando poi uno Pseudo GURU incontra chi ne sa davvero, ecco che poi la brutta figura che fa è pessima ed è dietro l’angolo.

Mi sono dilungato, e come succede sempre per queste discussioni di tipo CULTURALE, è giusto prendere una POSIZIONE di TUTELA e SALVAGUARDIA del nostro settore SCIENTIFICO D’APPARTENENZA, ricordando che questi concetti espressi vogliono solo aiutare la categoria a crescere e sperando che un giorno possa cambiare il vento in tale direzione.

Sii schiavo del sapere, solo allora sarai libero.

PhD Emanuele D’Angelo
Note sull’autore

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